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Il passo indietro del Servizio sanitario nazionale, corre il privato

Sanità pubblica Redazione DottNet | 26/03/2023 16:24

Diminuiscono i posti letto nel pubblico, calano i medici di famiglia, meno strutture per l'assistenza ambulatoriale

l Servizio Sanitario Nazionale dispone di oltre 214 mila posti letto per degenza ordinaria, di cui il 20,5% nelle strutture private accreditate. A livello nazionale sono disponibili 4,0 posti letto ogni 1.000 abitanti. Questi alcuni dei dati, relativi al 2021, evidenziati nell'ultima edizione dell’Annuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale (clicca qui per scaricare il testo completo), realizzato dall’Ufficio di statistica del Ministero della Salute. La pubblicazione presenta i dati statistici sulle strutture della rete di offerta sanitaria e sui servizi connessi, sulle caratteristiche organizzative, sui fattori produttivi e i dati sull'attività di assistenza territoriale e ospedaliera. Le informazioni vengono elaborate sulla base dei flussi informativi rilevati in base al D.M. 5 dicembre 2006 “Variazione dei modelli di rilevazione dei dati delle attività gestionali delle strutture sanitarie”, che disciplina la trasmissione dei dati da Regioni e Province autonome al Ministero della Salute.

L'assistenza ospedaliera

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Nel 2021 l’assistenza ospedaliera si è avvalsa di 995 istituti di cura, di cui il 51,4% pubblici e il rimanente 48,6% privati accreditati. Il 63,6% delle strutture pubbliche è costituito da ospedali direttamente gestiti dalle Aziende Sanitarie Locali, il 10,4% da Aziende Ospedaliere e il restante 26,0% dalle altre tipologie di ospedali pubblici. Il Servizio Sanitario Nazionale dispone di oltre 214 mila posti letto per degenza ordinaria, di cui il 20,5% nelle strutture private accreditate, 12.027 posti per day hospital, quasi totalmente pubblici (88,6%) e di 8.132 posti per day surgery in grande prevalenza pubblici (76,7%). A livello nazionale sono disponibili 4,0 posti letto ogni 1.000 abitanti, in particolare i posti letto dedicati all’attività per acuti sono 3,4 ogni 1.000 abitanti. Nell’analizzare i dati dell’assistenza ospedaliera occorre tenere presente l’impatto che l’emergenza pandemica ha avuto in alcune regioni, che ha comportato la riorganizzazione delle strutture e delle attività ospedaliere. Nell'Annuario è stato inserito, come per il 2020, un focus specifico relativo ai posti letto e alle strutture dedicate all’assistenza dei pazienti Covid-19. E opo il Covid si torna a tagliare: Rispetto a 10 anni fa tra pubblico e privato sono stati tagliati 5.818 letti tra degenze ordinarie, day hospital e day surgery. Merito del 2020 quando con lo scoppio della pandemia c’è stato un elevato aumento di posti. Ma è da notare che in appena un anno, passato il momento più duro del Covid, ne sono stati tagliati 20 mila: nel 2020 i posti letto erano 257.977 contro i 236.481 del 2021

Le strutture per l’assistenza specialistica ambulatoriale erano 9.481 nel 2011 e sono scese a 8.778 dieci anni dopo. In crescita, ma solo grazie al privato quelle di assistenza Territoriale Residenziale che a fronte delle 6.383 strutture presenti nel 2011 ne conta 7.984 nel 2021 (pubbliche sono appena il 16,5%). Stesso trend per quanto riguarda le strutture di assistenza territoriale semi residenziale che vede crescere le strutture: erano 2.694 nel 2010 e sono 3.005 nel 2021. Stesso dicasi per la Riabilitativa che da 993 strutture è passata 1.154. In crescita anche i numeri per l’altra assistenza territoriale. Ma ciò che più fa effetto è che i tagli hanno riguardato il settore pubblico che nel 2021 annovera il 43% delle strutture totali contro il 46,1% di 10 anni prima.

L'assistenza distrettuale: medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Numeri in calo

L’assistenza distrettuale, che coordina e integra tutti i percorsi di accesso ai servizi sanitari da parte del cittadino, si avvale soprattuttos dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. In media a livello nazionale ogni medico di base ha potenzialmente come pazienti 1.295 adulti residenti. A livello regionale esistono notevoli differenziazioni. l numero medio potenziale per pediatra è a livello nazionale di 985 bambini, con un’ampia variabilità territoriale (da un valore di 842 bambini per pediatra in Puglia a 1.262 bambini per pediatra nella Provincia Autonoma di Bolzano).  Il contratto dei medici di medicina generale e di pediatria prevede, salvo eccezioni, che ciascun medico di medicina di base assista al massimo 1.500 pazienti adulti (di età superiore ai 13 anni) e ciascun pediatra 800 bambini (di età compresa fra 0 e 13 anni). I medici di famiglia dai 46.061 che erano nel 2011 sono diventati 40.250 nel 2021 (-5.811). In calo anche i pediatri (-694 in 10 anni per un totale nel 2021 di 7.022 unità). In frenata anche i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) che dagli 11.921 che erano nel 2011 sono diventati 10.344 nel 2019 (-1.577).

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